Stele funeraria

Stele funeraria
metà del VI secolo a.C.
arenaria grigia, altezza 138 cm, largezza 41,5 cm,
spessore 9 cm (in alto) e 19 cm (alla base)
inv. 54

Lo stesso Filippo Buonarroti ricorda nel 1726 che questo importante reperto etrusco, rinvenuto nei dintorni di Fiesole, era stato murato dai suoi “antenati” sulle pareti del cortile della Casa Buonarroti, dove rimase fino al 1882, per passare poi al Museo Archeologico di Firenze, da cui fece ritorno solo nel 1965.
Di forma rettangolare, con l’estremità superiore arrotondata, la stele contiene la raffigurazione del defunto, un giovane guerriero in piedi, dalla lunga chioma, armato di una lancia e di una piccola ascia. Lungo il margine destro è inciso il suo nome: Larth Ninie. I segni dietro la nuca sono accidentali e non devono interpretarsi come iscrizioni. E’ molto probabile che si tratti del monumento funerario di un capo aristocratico, rappresentato con le insegne del suo rango.
La tipologia del monumento appare ispirata a modelli di ambito siro fenicio e anatolico, noti in Etruria grazie alla mediazione di maestranze della Ionia microasiatica. D’altra parte anche lo stile mostra riflessi ionici, ravvisabili sia nelle forme del rilievo, sia nella resa di alcuni particolari. La datazione proposta trova conferma nei caratteri epigrafici dell’iscrizione, propri dell’Etruria settentrionale tirrenica negli anni attorno al 550 a.C.

 

 

 

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